La mera rappresentazione di abusi edilizi in precedenti titoli abilitativi rilasciati dal Comune non genera alcun legittimo affidamento.
La nuova sanatoria edilizia sposta implicitamente il confine delle variazioni essenziali per parziali difformità al PdC su immobili vincolo paesaggistico
Occorre approfondire un dettaglio sugli immobili sottoposti a vincolo paesaggistico, in funzione delle modifiche normative previste dal DL Salva Casa in materia di sanatoria edilizia per abusi minori (approfondimento).
Sugli immobili sottoposti a vincoli imposta norme nazionali il quadro si potrebbe complicare, perchè l’ultimo comma dell’articolo 32 DPR 380/01 dispone una clausola residuale che classifica come variazioni essenziali gli illeciti edilizi compiuti su tali immobili diversi da quelli di totale difformità.
In particolar modo parliamo di quelli effettuati su immobili sottoposti a vincolo storico, artistico, architettonico, archeologico, paesistico, ambientale e idrogeologico, nonché su immobili ricadenti sui parchi o in aree protette nazionali e regionali.
In prima battuta verrebbe da pensare ad una possibile forma di contrasto tra la classificazione di parziale difformità al permesso, relativa ai predetti immobili vincolati/tutelati, e l’elevazione a variazione essenziale.
Diciamo però che l’intero articolo 36-bis inserito nel DPR 380/01 non ha ignorato del tutto questo spartiacque con le variazioni essenziali, ed è rilevabile leggendo i commi 4-5-6, in cui è affrontata la casistica degli immobili sottoposti al vincolo paesaggistico e l’Accertamento di compatibilità.
Per immobili sottoposti a vincolo paesaggistico (e solo loro) sembrerebbe essere riservata una speciale previsione derogatoria alla disciplina di:
- Accertamento compatibilità paesaggistica ex articolo 167 c.4 del D.Lgs. 42/2004;
- Variazioni essenziali ex art. 32 DPR 380/01;
Se da una parte la novella porterebbe ad una riduzione implicita del perimetro di variazioni essenziali per immobili sottoposti a vincolo paesaggistico, purtroppo non verrebbero “salvate” dalle variazioni essenziali tutte le casistiche diverse, cioè immobili sottoposti ai restanti vincoli diversi da quello paesaggistico. E qui salterebbero di nuovo i benefici apportati dalla novella del Decreto Salva Casa, anche per parziali difformità dal permesso.
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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