Trasformare superfici autorizzate come accessori e senza permanenza di persone si configura come ampliamento volumetrico residenziale entro sagoma
Leggo sul sito del Ministero Infrastrutture la ripresa del riordino della disciplina edilizia e costruzioni
Forse ci siamo, sembra profilarsi il riavvio del percorso interrotto da tempo su quello che doveva essere il nuovo Testo Unico delle Costruzioni, ovvero un provvedimento forse sostitutivo del DPR 380/01. Leggi il mio commento critico in fondo.
Il MIT ha pubblicato un comunicato con cui intende avviare l’acquisizione di contributi da enti, operatori e soggetti coinvolti a vario titolo, indicando peraltro 20 temi prioritari come punto di partenza per elaborare una complessiva revisione del D.P.R. 380/01 (o meglio, per superarlo e sostituirlo con un’altra norma):
- Inquadramento dei vincoli derivanti dalla disciplina statale in rapporto alle competenze regionali alla luce della riforma del titolo V;
- Semplificazione normativa tra normativa primaria, secondaria e regionale;
- Riordino e revisione delle tipologie di intervento edilizio (edilizia libera, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica);
- Revisione della disciplina nella demo-ricostruzione tra la disciplina edilizia e urbanistica;
- Razionalizzazione dei titoli abilitativi relativi a ciascuna delle tipologie di intervento edilizio;
- Semplificazioni procedurali per il rilascio o la formazione dei titoli abilitativi (coordinamento tra diverse amministrazioni competenti, tempi del procedimento, esito del procedimento in relazione anche al silenzio assenso);
- Definizione delle diverse tipologie di difformità (assenza titolo, totale difformità variazione essenziale parziale difformità e tolleranze);
- Distinzione tra procedure e titoli abilitanti l’intervento ovvero in sanatoria;
- Semplificazione della disciplina in materia di cambi di destinazione d’uso (fattispecie e procedimento) in relazione alle diverse tipologie di immobili e zone territoriali omogenee;
- Stato legittimo immobiliare e relativi titoli legittimanti;
- Individuazione di strutture di supporto ai comuni nell’ambito dello svolgimento delle funzioni in materia edilizia;
- Normative tecniche delle costruzioni;
- Aggiornamento della disciplina in materia di costruzioni e coordinamento con la disciplina edilizia;
- Coordinamento della disciplina edilizia e urbanistica;
- Digitalizzazione delle procedure, istituzione dell’anagrafe e del fascicolo digitale delle costruzioni e interoperabilità delle banche dati;
- Rigenerazione urbana;
- Razionalizzazione della disciplina relativa alla gestione di immobili abusivi;
- Semplificazione della disciplina delle sanzioni
- Razionalizzazione delle agevolazioni tributarie in caso di interventi abusivi;
- Coordinamento normativo della disciplina del Testo unico con la disciplina secondaria sulle definizioni.
E’ stabilito il termine del 21 febbraio per raccogliere proposte da trasmettere all’apposito Tavolo di lavoro, e ogni soggetti interessato potrà selezionare massimo tre argomenti tra i venti indicati, ed elaborare la proposta indicando criticità e soluzione.
Commento critico
Come già preannunciato agli albori preparativi di quella che è diventata poi la legge n. 105/2024 “Salva Casa” (di cui sono appena uscite le FAQ), mi domando se abbia avuto senso impegnare oltre un anno mezzo l’attività legislativa per esso: non conveniva piuttosto impegnarsi subito alla riforma generale del TUE? Però vediamo anche il lato positivo: forse forse il percorso è stato pianificato volutamente così, per testare in anticipo una minima parte degli effetti che potrebbero invece pervenire da una più ampia riforma. Rimarrò vigile sugli sviluppi, visto e considerato che questo percorso si andrà indubbiamente a legare anche all’altrettanto urgente riforma della materia urbanistica, visto il problema del Salva Milano.
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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