Illeciti edilizi possono ridurre i requisiti di Agibilità e Abitabilità, giustificando lo sgombero con ordinanza demolitoria
Non esiste l’esenzione automatica di Abitabilità e Agibilità a favore del patrimonio immobiliare datato e storico
Una discreta parte del patrimonio costruito italiano risale a epoche anteriori alla fatidica soglia dell’entrata in vigore della L. 765/67
Ciò non significa in automatico che tali edifici siano esentati dalla dotazione dei certificati di Abitabilità (uso residenziale) e Agibilità (uso non residenziale).
Prima di andare avanti è meglio sottolineare alcuni aspetti già affrontati:
- il certificato/licenza di Abitabilità non è stato “inventato” nel Testo Unico delle leggi sanitarie del 1934, ma anni prima.
- il certificato/licenza di Agibilità esisteva prima del 1967;
- col Testo Unico DPR 380/01 le due procedure furono fuse e confluite nell’Agibilità (divenuta poi procedura di Segnalazione Certificata)
Resta il fatto che non è poi cosi difficile imbattersi in immobili risalenti nel tempo, sprovvisti di tali documenti nelle versioni corrispondenti alle relative epoche di riferimento.
Tra le diverse credenze diffuse in ambito urbanistico e immobiliare vi è quello della dichiarazione Ante ’67 (ne parlo nel mio omonimo libro).
Si tratta di quella dichiarazione che, secondo molti, permette di evitare verifiche di conformità urbanistica sull’immobile negli atti di compravendita e pratiche edilizie.
Allo stesso modo, la dichiarazione di Ante ’67 viene spesso usata in maniera (molto) elastica per azzerare qualunque tipo di problema immobiliare e per giustificare le carenze documentali.
La dichiarazione Ante ’67 non è l’agnello che toglie tutti i peccati immobiliari.
E lo stesso vale anche per gli immobili costruiti in epoca anteriore: infatti in base all’epoca di costruzione o modifiche “pesanti” di certi immobili, poteva sussistere l’obbligo di ottenere il rilascio del relativo titolo di Abitabilità (o Agibilità) anche in precedenza alla Legge “ponte” n. 765/67.
Caso mai occorre interrogarsi e verificare se la risalenza dell’immobile sia anteriore o meno all’invenzione delle due procedure che autorizzavano l’utilizzo dell’immobile.
E questo può diventare davvero un bel rompicapo, perchè può significare di avventurarsi in approfondite ricerche negli archivi comunali per scovare i relativi documenti come un Certificato Agibilità immobili Ante 1967.
In conclusione: meglio porsi prima il problema, senza “ghigliottinare” certi aspetti che potrebbero rivelarsi vitali per le compravendite.
Ne parlo in questo video sul mio canale YouTube (iscrizione consigliata):
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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