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Autorevolezza e Fiducia sono principi cardinali di ogni codice deontologico sui quali il professionista dovrà puntare sempre più

Esco dai miei consueti argomenti di natura tecnica per sconfinare in spazi spesso finora riservati al settore delle Comunicazioni, ovvero il Personal branding.

Le professioni intellettuali sono fondate sulla cosiddetta “economia dell’autorevolezza“, elemento differenziante capace di influenzarne l’attrazione di incarichi dai committenti.

In mondo sempre più ipertecnologizzato stanno mutando molti equilibri e consuetudini consolidate in ogni settore.

In Italia, repubblica fondata sull’ignoranza (cit.), il 71 per cento della popolazione si trova al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura di un testo di media difficoltà; ergo: una popolazione così non è culturalmente incline a qualsivoglia cambiamento, motivo per cui l’apprendimento e diffusione di novità ha sempre il freno a mano tirato.

Fin qui non ci sono novità.

In un mondo sempre più iperconnesso, più social e sovraesposto da informazioni, ogni potenziale Committente è esposto a:

  1. accessibilità ad informazioni una volta riservate ai professionisti;
  2. disorientamento rispetto alla loro quantità e difficoltà di comprensione;
  3. incertezza circa le versioni contraddittorie delle informazioni circolanti;
  4. esigenza di autorevolezza e verifica dell’informazione;

Tradotto:

rispetto a pochi anni fa, oggi la Committenza si pone nei confronti del professionista con maggiori informazioni

Ho potuto constatare in prima persona che spesso la committenza si rivolge al Geometra, Architetto e Ingegnere in cerca di conferme di quanto già acquisito piuttosto come punto di partenza.

Il professionista incontra sempre più spesso una Committenza già parzialmente edotta e informata sul suo problema, tralasciando il dubbio sulla bontà qualitativa della fonte a cui ha preso informazioni e delle relative interpretazioni che si è fatto.

La presenza di notizie contraddittorie sulla materia tecnico giuridica, a volte fuorvianti, a maggior ragione ha ingenerato nella committenza una inedita “fiducia precaria” verso il professionista.

….la committenza si fida, tuttavia…..

…. tuttavia aumentano gli episodi in cui la “Sig. Marcella” dopo aver ascoltato le parole del professionista, torna a casa ad accendere il tablet per cercare ulteriori informazioni e verificare la congruenza di quanto sentito dal professionista.

Quindi, si può aggiungere una ulteriore fase di messa in discussione di tutto e il contrario di tutto rispetto a quanto esposto da un professionista.

Il personal branding rappresenta la possibile chiave risolutiva a questa nuova criticità, in cui i professionisti hanno già il fianco scoperto.

Questa definizione è un concetto complesso di cui ho appreso conoscenza seguendo il blog dell’esimio Riccardo Scandellari, un vero pioniere e cultore di questa materia.

Adattando l’argomento ai professionisti tecnici, lo potrei configurare come l’insieme di approcci e strategie finalizzate ad attribuire un’istantaneo ancoraggio di significato mentale tra un soggetto e la sua attività prevalente.

Proprio come il marchio di una lavatrice, sinonimo di…… eccetera.

Se dico Calatrava (Ingegnere) molti pensano subito ai ponti (come quello ha realizzato a Venezia)

Se dico Le Corbusier (Architetto) molti pensano a edifici con le finestre a nastri;

eccetera….

Lo stesso criterio deve essere considerato da ogni professionista che intende entrare nel settore, o più semplicemente rimanerci.
Mi spingo a dire che il Personal branding può essere una sostanziale opportunità per ottenere maggiore efficacia e autorevolezza in un settore sempre più diversificato e competitivo, nonchè in crisi, come quello dell’edilizia e urbanistica.

Se dovessi tradurlo “da bar”, il personal branding altro non è che “il nome” o la “fama” che un professionista tecnico si è costruito su certe competenze specialistiche.

prendiamo esempio dal settore della Medicina: col problema specifico si cerca il medico specialista esperto di quella patologia.

Per quanto mi riguarda ho applicato da tempo questa impostazione, scegliendo il macro settore della compravendita e conformità degli immobili, e devo dire che è stata una scelta positiva.

Certamente non ha effetti istantanei e occorre coltivarli con dedizione e costanza, una vera palestra.
Per cui coloro che hanno rapide aspettative da ciò, sono avvisati.

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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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