Introdotta possibilità di ridurre altezze minime fino a 2,40 m mediante ristrutturazione
Depositate entro i termini le proposte di modifiche tra cui requisiti Abitabilità e Salva Milano
Si evince da una testata giornalistica che oggi, 26 giugno 2024, è scaduto il termine per depositare gli emendamenti al Decreto Legge n. 69/2024 “Salva Casa“, e ammontano a 522 in totale. Per il momento non sono pubblicati sul sito della Camera, ma terrò occhi aperti sulla pagina dell’iter parlamentare affidato adesso all’esame della Commissione Ambiente (della medesima Camera).
Secondo il programma, questa mole di proposte di modifica in via consequenziale dovranno essere:
- vagliate per l’ammissibilità alla discussione in Commissione Ambiente
- quelle ammesse, saranno oggetto di esame, ed eventuale approvazione
- gli emendamenti approvati potrebbero essere ulteriormente discussi nelle due rispettive Camere del Parlamento, salvo l’apposizione della questione di fiducia.
Nel momento in cui scrivo non conosco il loro contenuto, il quale sarà reso pubblico quanto prima, e sul quale mi riserverò puntuali commenti testuali e video: ricevi le news iscrivendoti al canale Whatsapp gratuito.
Chiaramente gli emendamenti più papabili e attesi sono quelli annunciati nelle scorse settimane ovvero:
- revisione e riduzione requisiti minimi di Abitabilità per alloggi: ci si aspetta una revisione delle altezze minime e delle superfici attualmente previste dal D.M. 5 luglio 1975 (altezza 2,70 metri), per consentire la sanabilità di tagli abitativi più piccoli;
- “Salva Milano”: la norma più discussa e controversa perchè potrebbe offrire il tentativo risolutorio per grosse costruzioni oggetto di inchieste per abusi edilizi e lottizzazione illecita effettuate a Milano. Ebbene sì, la carta che potrebbe essere giocata è quella di un “condono”.
- Agibilità e Abitabilità “sananti”: più volte è stato proposto di attribuire valore di sanatoria implicita ai certificati di Abitabilità e Agibilità rilasciati in passato, previo sopralluogo di ispezione da parte di funzionario pubblico e pertanto anteriori al DPR 425/1994.
- Sanatoria automatica per varianti in corso d’opera anteriori alla L. 10/1977, effettuate su costruzioni realizzate con licenze edilizie.
Inutile dire che ci sarà da aspettarsi le più variegate proposte, magari anche fondate; per mio conto auspico che siano migliorative dell’attuale testo del Decreto, capaci di disinnescare le nuove criticità venutesi a creare con la sua entrata in vigore, concedendo anche la sua operatività ai Comuni ed enti pubblici.
Certamente questo tipo di valutazione richiede una visione ponderata e totale di tutte le normative edilizie e urbanistiche. Ho già detto che il percorso intrapreso sul Decreto Salva Casa è meglio di niente, considerato che rimprovero inutilmente da anni la necessità di una revisione totale del Testo Unico Edilizia D.P.R. 380/01.
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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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