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Tra i possibili emendamenti al Decreto Legge 34/2020, ne spunta uno per cessioni di credito (e sconti in fattura?) si profila un estensione obbligatoria delle rate annuali per gli interventi superbonus ancora in essere; di fatto si tratterà di una applicazione che complicherà la vita a chi ha cantieri in corso e ancora da attivare, svalutando i possibili acquisti delle rate residue.

Ragioniamo anche sui possibili profili di retroattività o meno. Ecco un estratto dalla proposta di modifica governativa, che ho commentato in apposito video sul mio canale:

Anticipa che sono allo studio alcune proposte emendative volte a migliorare, in particolare, gli andamenti di cassa connessi all’ingente esborso finanziario derivante dalla disciplina del Superbonus, che escluderanno la possibilità per i beneficiari delle detrazioni in esame, di esercitare l’opzione per la cessione del credito di imposta ai sensi dell’articolo 121, comma 1, lettera b), del decreto-legge n. 30(errata corrige 34) del 2020, relativamente alle rate residue delle detrazioni non ancora fruiti, e limiteranno alla tipologia di (im)poste con le quali possono essere compensati i crediti di imposta relativi a bonus edilizi, in particolare al fine di salvaguardare gli equilibri delle entrate relative al settore previdenziale. È altresì allo studio una norma che si occupi di quelle situazioni in cui la cessione del credito di imposta ha configurato operazioni che, per analogia, potrebbero essere definite usuraie.

Fonte emendamento: https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=19&id=1417883&part=doc_dc

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CARLO PAGLIAI, Ingegnere urbanista, esperto in materia di conformità urbanistica e commerciabilità immobiliare
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